Abstract: È quasi un capriccio, uno scherzo, quello di tagliarsi i baffi, da parte del protagonista di questo inquietante romanzo. Ma ci sono scherzi (Milan Kundera insegna) che possono avere conseguenze anche molto gravi. Il nostro non più baffuto eroe si troverà infatti proiettato di colpo - lui che voleva solo fare una sorpresa alla moglie - in un universo da incubo: perché tutti quelli che lo conoscono da anni, e la moglie per prima, affermano di non averli mai visti, quei baffi, e che dunque nella sua faccia niente è cambiato. Il mondo comincia allora ad apparirgli «fuor di squadra», e il confine tra la realtà e la sua immaginazione sempre più sfumato. Delle due l'una: o è pazzo, o è vittima di un mostruoso complotto, ordito dalla moglie con la complicità di amici e colleghi, per convincerlo che è pazzo. Non gli resta che fuggire, il più lontano possibile. Ma servirà? O non è altro, la fuga stessa, che il punto di non ritorno? Per nessun lettore sarà facile ripensare a questo libro - in cui ritroviamo le atmosfere visionarie e paranoiche di quel Philip K. Dick sul quale Emmanuel Carrère ha scritto - senza un brivido di turbamento.
Titolo e contributi: I baffi / Emmanuel Carrère ; traduzione di Maurizia Balmelli
Pubblicazione: Adelphi, 2020
Descrizione fisica: 149 p.
EAN: 9788845934599
Data:2020
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.), Francese (lingua dell'opera originale)
Paese: Italia
Sono presenti 6 copie, di cui 1 in prestito.
Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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Gaggiano | Piano Terra 843 car | gag- | Su scaffale | Disponibile | |
Inveruno | 843 CAR BAF | inv- | Su scaffale | Disponibile | |
Magenta | 843 CAR | ma- | Su scaffale | Disponibile | |
Binasco | 843 CAR | bi- | In prestito | 16/04/2024 | |
Vernate | 843 CAR | ve- | Su scaffale | Disponibile | |
Garbagnate Milanese | 843 CAR | ga-112918 | Su scaffale | Disponibile |
Ultime recensioni inserite
É un libro strano, è accattivante, l'ho letto tutto di un fiato. Mi sono trovato a sperare che il protagonista ritrovasse il senno. Mi ha lasciato la stessa sensazione del Giovane Holden: fastidio. Forse è questo a renderlo un racconto interessante.
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