Nei loro romanzi mescolano suspense, emozioni, umorismo. E creano detective a volte brillanti e coraggiose, altre malinconiche e tormentate.
La sua protagonista: Teresa Papavero 40 anni passati, zitella (come dice lei), look stravagante e personalità esuberante. Teresa è figlia di un noto psichiatra che la fa sentire inadeguata, è reduce da una storia con un famoso e affascinante giornalista ed è alla ricerca dell’amore. Siccome non è riuscita a concludere niente di buono nella vita (ha anche lavorato per un certo periodo in un sexy shop), decide di tornare a Strangolagalli, borgo a sud di Roma. Dove viene, suo malgrado, coinvolta in un intrigo col morto.
La sua protagonista: Giovanna Guarasi Detta Vanina, «39 anni, palermitana. Dodici anni di carriera in polizia, dei quali 6 consacrati all’antimafia, e un curriculum costellato di casi brillantemente risolti» scrive di lei Cristina. Testarda e scontrosa, ha passato 3 anni a Milano per allontanarsi dai problemi. Tornata in Sicilia, guida la sezione Reati contro la persona della Squadra mobile di Catania. Ha una collezione sterminata di vecchi film e ama la buona tavola. I diritti del giallo di cui è protagonista sono stati già opzionati per cinema e tv.
La sua protagonista: Libera, la fioraia del Giambellino «Ha scelto di mantenersi creando bouquet da sposa dopo che la crisi l’ha costretta a chiudere la sua minuscola libreria specializzata in thriller, noir e feuilleton» la descrive Rosa. Una donna con scarsa autostima, imbranata in campo sentimentale e melanconica perché il marito è stato ucciso 20 anni prima e non è mai stato trovato il colpevole. Ora lei, che si è sempre dedicata ai casi degli altri, decide di risolvere il proprio. La aiutano la madre Iole, eccentrica insegnante di yoga, la figlia Vittoria, poliziotta, e Irene, cronista di nera. Un team perfetto.
La sua protagonista: Marò Pajno Il vero nome è Maria Teresa Pajno: è vicequestore aggiunto del commissariato del quartiere Politeama, appena promossa a capo del gruppo antifemminicidio. Ha una relazione stanca con il commissario Rosario Sasà D’Alessandro, che cerca di rianimare cucinando. In crisi anche perché si trova «nel passaggio cruciale dalla giovinezza alla maturità» e «il successo professionale l’ha resa ancora più insicura», ha tanto a cui pensare. Specie ora che indaga su un femminicidio.
La sua protagonista: Teresa Battaglia Commissario 60enne, è molto diversa da ciò che ti aspetti in un giallo. Teresa fa la profiler, è riservata, ha il corpo acciaccato dall’età che avanza, il cuore tormentato e soffre di solitudine. «È una donna che usa come arma principale la mente, che però allo stesso tempo è anche il suo peggior nemico, come in una grande sfida». Una specie di eroina che cammina ogni giorno all’inferno per smascherare i “mostri”.
La sua protagonista: Lolita Lobosco È una donna con i capelli lunghi, forte nel lavoro ma fragile in amore. Indossa la pistola e il tacco 12 e sa farsi rispettare. L’hanno appena promossa questore a Padova ma lei soffre, le manca il mare della sua Puglia. Gabriella ha rivelato di aver creato il personaggio di Lolita ispirandosi a Montalbano, perché una come lei nei romanzi ancora non c’era.
La sua protagonista: Vani Sarca E’ un personaggio interessante e la sua professione fa sì che anche il taglio dato alle vicende sia particolare.
Vani, infatti, è una ghostwriter, scrive libri al posto dei clienti della casa editrice per cui lavora. La sua inclinazione per questo mestiere è dovuta alla sua capacità innata di leggere profondamente le altre persone. Vani è Una Che Capisce, come verrà ripetuto nel corso del terzo romanzo. Capisce gli altri, se stessa molto meno, ma d'altronde fosse riuscita a capirsi in fretta avrebbe rasentato i superpoteri. È inevitabile, quindi, che nel corso dei libri si trovino riferimenti letterari, dato che Vani, non solo lavora in ambito editoriale, ma ama anche leggere. Insomma, abbiamo una protagonista sarcastica, amante della letteratura e piuttosto cinica.